Approvazione della proposta di acquisto dell’ex opificio Raspanti
Com’è noto, l’Ateneo dispone nel proprio patrimonio, dal 2004, dell’importante Complesso monumentale di Sant’Antonino, nel quale sono ospitati, tra l’altro, il Centro Linguistico di Ateneo, la Scuola di Italiano per stranieri e la Sezione della Biblioteca interdipartimentale di Discipline Umanistiche intitolata a Francesca Laura Morvillo.
L’Ateneo ha recentemente ricevuto una proposta relativa alla vendita degli immobili denominati ex Opificio Raspanti, costituiti da due appartamenti e da un ex opificio, ubicati in Piazzetta Michele Bertolami nn. 12, 13 e 14, in posizione attigua al complesso di Sant’Antonino. Tali spazi potrebbero rivestire un ruolo fondamentale ai fini del miglioramento dell’offerta formativa, consentendo il potenziamento delle aule, degli uffici e dei servizi, da conseguire mediante successiva ristrutturazione.
È stato quindi acquisito un parere di congruità sul possibile valore venale del complesso immobiliare da parte dell’Agenzia delle Entrate - Ufficio Provinciale del Territorio, con la quale l’Ateneo ha stipulato un accordo di collaborazione nel luglio 2023. L’Agenzia ha trasmesso la relazione di stima commissionata dall’Ateneo, pervenendo alla determinazione del più probabile valore di mercato per gli immobili che, nella suddetta relazione, sono così distinti:
- appartamento al piano terra esteso m2 189;
- appartamento al piano secondo con locali accessori e balconi, esteso m2 257;
- opificio, superficie coperta piano terra m2 686;
- opificio, superficie coperta piano primo m2 574;
- opificio, area esterna di pertinenza esclusiva estesa m2 420
Il valore stimato è stato pari a € 837.000, con una possibile alea di variazione pari a +/- 15%.
L’Ateneo ha quindi manifestato alla Società proprietaria degli immobili la propria disponibilità all’acquisto, per l’importo massimo definito, dopo successive interlocuzioni, in € 750.000. La proposta, accettata dalla Società nel 2024, è stata quindi approvata nell’ultima seduta del CdA, prevedendone la copertura sulle risorse finanziarie provenienti dagli utili di esercizio degli anni precedenti.
Il CdA ha quindi autorizzato il Settore Patrimonio dell’Area Economico-Finanziaria e Patrimoniale a porre in essere ogni procedura tecnico-amministrativa e contabile necessaria all’acquisto degli immobili, prevedendo, ai fini della formulazione del Budget 2026, l’importo complessivo necessario, includendo ogni spesa e onere accessorio.
L’acquisizione degli immobili, ove formalmente accettata dalla proprietà, comporterebbe già nell’immediato per l’Ateneo il vantaggio di poter eliminare il grave pericolo che incombe su alcuni spazi del Complesso monumentale di Sant’Antonino, dovuto alla presenza della ciminiera dell’ex Opificio Raspanti, per la quale il Comune di Palermo ha emesso ordinanza di messa in sicurezza nei confronti dell’attuale proprietà degli immobili. Per effetto di tale ordinanza allo stato risulta inibita la fruizione di alcuni spazi esterni e di una delle aule del medesimo Complesso monumentale di Sant’Antonino. Gli interventi di messa in sicurezza potrebbero così essere effettuati dall’Ateneo, che tornerebbe a fruire degli spazi di sua proprietà attualmente inibiti all’uso.
Successivamente, potranno essere effettuati gli interventi di ristrutturazione, per i quali l’Area Edilizia, Servizio Tecnico e Sostenibilità ha effettuato una stima sommaria dei costi necessari che, in relazione alla consistenza ed alla futura destinazione d’uso (aule, servizi e spazi annessi), sono stati sinteticamente quantificati in € 7.000.000 circa, comprensivi di somme a disposizione dell’Amministrazione ed I.V.A., ai quali devono essere aggiunti i costi di gestione annuali, per i locali di nuova realizzazione, ipotizzabili complessivamente in € 180.000 circa.
