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Approvata la locazione del teatro Finocchiaro

20-dic-2025

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Al fine di rispondere alla necessità di ampliare la disponibilità di spazi idonei per le strutture accademiche, da utilizzare per le esigenze didattiche, con particolare riferimento allo svolgimento delle lezioni curriculari, è stato affidato al Direttore Generale il mandato a espletare, attraverso gli uffici competenti, tutte le attività tecniche e amministrative propedeutiche alla sottoscrizione, a seguito di pubblicazione di manifestazione di interesse e acquisito il parere da parte dell’Agenzia del Demanio, di un contratto per l’utilizzo, dietro corrispettivo, dell’immobile storico di pregio denominato “Teatro Finocchiaro”

L'immobile, edificato tra il 1922 e il 1923 su progetto dell'architetto Paolo Bonci, è stato riconosciuto come monumento di "notevole interesse storico-artistico" e sottoposto a vincolo di tutela. La sua architettura rappresenta una sintesi singolare tra il teatro all'italiana e il modello wagneriano, creando un ambiente di rara suggestione. Le decorazioni, gli stucchi e la struttura stessa sono una testimonianza dell'architettura palermitana dei primi del '900.

Il teatro è collocato nel cuore del Centro Storico di Palermo, in posizione strategica, adiacente a siti monumentali di primaria importanza come Piazza Pretoria e i Quattro Canti. L'isolato è perimetrato da assi viari centrali quali la via Roma, la via Firenze, la via degli Schioppettieri e la via Genova. Tale ubicazione garantisce massima visibilità e accessibilità, inserendo le attività universitarie nel vivo del tessuto cittadino, e si colloca nelle adiacenze di altre prestigiose sedi universitarie, quali la sede del Dipartimento di Giurisprudenza, i locali della “Martorana” e la sede del Dipartimento DEMS.

Inoltre, il teatro si trova nelle immediate vicinanze della sede dello Steri e del polo universitario di Via Archirafi, e possiede una polivalenza intrinseca, prestandosi ad essere utilizzato sia per attività didattiche che per iniziative culturali e di divulgazione scientifica.

L’eccellente acustica e l'ampiezza degli spazi, tra I quali un ampio foyer, rendono il teatro una cornice ideale non solo per lo svolgimento di attività didattiche, ma anche per l’organizzazione di eventi culturali e divulgativi che, inserendosi tra gli obiettivi di Terza Missione dell’Ateneo, coinvolgono la collettività a più livelli, attraverso convegni, seminari, congressi, performance musicali, esposizioni temporanee o permanenti.

Resisi già disponibili a cedere in locazione il teatro, i proprietari dell’immobile realizzeranno, a proprie spese, un investimento finalizzato a dotare i locali del teatro di poltrone e impianti idonei (elettrico, idrico, di condizionamento e antincendio). Ciò garantirà, entro il 31 marzo 2026, la funzionalità didattica degli spazi e una capienza di circa 500 posti.

Il contratto prevederà, inoltre, un diritto di opzione dell’Ateneo per l’eventuale futuro acquisto dell’immobile stesso, garantendo, in tale ipotesi, l’imputazione di quota parte del canone al prezzo di vendita. 

Il contratto di locazione commerciale avrà una durata di anni 6, ulteriormente rinnovabile per eguale periodo. Il canone di locazione annuo è fissato in 300.000€.

L’opzione per l’eventuale acquisto è stabilita al prezzo di 5.000.000 € e, laddove l’Ateneo intendesse avvalersi di tale opzione, una parte del canone, pari a 180.000 € annui, verrà scomputata dal prezzo di acquisto.

Vale sottolineare come l’iniziativa potenzierà la presenza dell’Università nel cuore del centro storico della città di Palermo, mediante la restituzione di un immobile di siffatto pregio alla collettività, contribuendo a creare valore aggiunto per tutti i beneficiari e a identificare l’Ateneo come protagonista della trasformazione culturale e sociale del territorio di riferimento. Ciò anche in linea con quanto espresso dall’ANVUR, nell’ambito dell’esercizio di VQR 2020-2024, con particolare riguardo alla Valorizzazione delle Conoscenze, attraverso auspicate attività che contribuiscano alla produzione, gestione e valorizzazione di beni pubblici e del patrimonio culturale, anche con interventi su beni storici e culturali come teatri, musei, archivi o siti monumentali, che producano benefici misurabili per la comunità, con un impatto sociale, culturale o economico riconoscibile.