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DAVIDE PUCA

Che cos’è una minestra? Il sistema delle minestre siciliane

Abstract

Questo lavoro propone l’analisi e un tentativo di definizione, non esaustiva, di uno dei piatti più diffusi, e al tempo stesso più difficili da collocare nella gastronomia siciliana, la “minestra”. La pietanza rappresenta, sia da un punto di vista semiotico e lessicale, sia da un punto di vista storico, una specificità delle cucine italiane che non sembra avere analoghi, se non in sistemi alimentari culturalmente limitrofi come quello provenzale. La parola minestra indica, al tempo stesso, una singola pietanza e una famiglia di preparazioni diverse, i cui elementi di affinità non sono sempre chiari. È difficile individuare una forma stabile della minestra, quanto sul piano dell’espressione alimentare, quanto su quello dei contenuti discorsivi e narrativi. Risulta ancora non del tutto generalizzabile la comune divaricazione tra le minestre di pasta e le paste asciutte. Come vedremo, basandoci su un corpus di libri di cucina principalmente siciliana, è tuttavia possibile rintracciare alcune ricette “modello” – come la tipica “minestra coi tenerumi” – che possiamo porre al centro di un ipotetico “sistema delle minestre” per via di alcuni tratti espressivi, quali le consistenze, e narrativi, quali la gestione delle stesse tramite motivi di narrazione culinaria, più ricorrenti di altri tra le varie minestre esaminate.