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ETTORE SESSA

Ernesto Basile y la variable latina del modernismo italiano

Abstract

Detta “villino Ida”, la casa-studio di Basile, dalla volumetria discreta e dalla calligra ca strumentazione formale astila, si distingueva rispetto alla circostante edilizia di eleganti, ma convenzionali, residenze costruite, nel quartiere di espansione settentrionale di Palermo, nella fase matura della Belle Époque. La casa Basile - con le sue bianche facciate su basamento continuo in mattoni rossi - prendeva le distanze dai compromessi imitativi, dalle metafore e manipolazioni del patrimonio storico dell’architettura e, in ne, dallo stesso slancio di formulazione di nuovi codici stilistici. A questo “apparire” singolare corrispondeva una razionale logica distributiva nel segno di un moder- no comfort non dimentico, come per tutto l’ordinamento della fabbrica, di una civiltà abitativa mediterranea. Con il villino Basile, di colpo, la nascente tendenza modernista italiana sembra accorciare le distanze con le più mature espressioni del modernismo internazionale.