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ETTORE SESSA

Le Tenute Reali dei Borbone in Sicilia

Abstract

Capisaldi della vasta manovra di fondazione dei Siti Reali di Sicilia, il Parco della Real Favorita, a nord di Palermo, e il Real Bosco della Ficuzza, nel territorio di Corleone, differivano sostanzialmente dagli altri possedimenti regi, persino da quelli dotati, anch’essi, di residenze. Queste solitamente erano il risultato di accomodamenti e localizzate riforme di fabbriche di modesta entità architettonica, anche se cospicue per dimensioni, come nel caso dei Siti Reali istituiti a Scopello, Calatafimi, Partinico, per i quali il sovrano si era avvalso inizialmente dell’opera di Carlo Chenchi, Architetto Camerale. A lui subentra, nei Siti Reali del il Parco della Real Favorita e del Real Bosco della Ficuzza Giuseppe Venanzio Marvuglia, il cui giovanile perfezionamento capitolino, anche presso l’Accademia di San Luca, a completamento della formazione palermitana alla scuola del newtoniano Niccolò Cento, e le cui frequentazioni internazionali (delle quali sono emblematiche le amicizie “fraterne” con i ‘pensionati’ dell’Accademia di Francia a Roma, fra cui Léon Dufourny) ne delineavano un profilo culturale di ben altro livello. Con la piccola Real Casina nel feudo di Renda e con la Casina Cinese nel Parco della Real Favorita la Casina di Caccia del Real Bosco della Ficuzza condivide la particolarità di rientrare nel ristretto novero delle residenze dei Siti Reali siciliani portati a compimento.