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ALESSANDRO SPENA

Smuggling umanitario e scriminanti

Abstract

In questo articolo mi propongo di sottoporre a vaglio critico, da prospettiva penalistica, la retorica dello smuggling umanitario, utilizzata nei mesi scorsi da una parte dell’opinione pubblica per criminalizzare l’operato delle Ong attive nel Mar Mediterraneo nel salvataggio di migranti in distress. Più in particolare, cercherò di capire se regga, da un punto di vista giuridico-penale, la qualificazione di questo operato come « favoreggiamento dell’immigrazione clandestina » rilevante ai sensi dell’art. 12 Tuimm, o se non si diano invece le condizioni per considerarlo scriminato, o comunque penalmente lecito. Al termine del lavoro, indicherò quelle che, a mio avviso, costituiscono le ragioni politico-criminali più profonde che stanno alla base di questo tipo di vicende.