Un diritto fondato sulla sfiducia: riflessioni sparse intorno al D.L. Sicurezza
- Authors: Schiavello, A.
- Publication year: 2025
- Type: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/691870
Abstract
Questo articolo inquadra il tema della sicurezza a partire dalla distinzione tra due modelli di diritto. Il primo modello, egemone nel pensiero moderno, considera il diritto come uno strumento per fronteggiare l’atavica sfiducia tra gli esseri umani. Esso mette al centro dell’esperienza giuridica la nozione di autorità e, più in generale, quella di potere e guarda ai rapporti giuridici come a rapporti gerarchici e verticali. Il secondo modello ritiene che l’esistenza del diritto presupponga che vi sia una certa fiducia tra i consociati. Esso pone invece l’accento sull’intersoggettività e sull’affidamento reciproco e considera il diritto come una pratica sociale prevalentemente costituita da una rete di rapporti “orizzontali”. Sarebbe un errore considerare questi due modelli di diritto come radicalmente alternativi fra loro. Il punto è capire quale modello sia prevalente all’interno di una determinata comunità. È abbastanza evidente che oggi il primo modello stia rapidamente recuperando terreno rispetto al secondo. E questo ha delle ricadute anche sul nostro modo di intendere la sicurezza.
