Skip to main content
Passa alla visualizzazione normale.

LIVIA ROMANO

LE COMPETENZE DELL’INSEGNANTE DI STORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO

Abstract

La formazione del docente di storia nella scuola primaria si è dovuta confrontare, nel corso della storia della scuola italiana, con non poche sfide pedagogiche. In primo luogo, la ridefinizione dell’identità del sapere storico, avviata fin dal secondo dopoguerra, ha prodotto una innovazione didattica che, messa a tema nei Programmi ministeriali per la scuola elementare del 1985, ha inaugurato la didattica del laboratorio storico. Inoltre, la crescita della didattica e il dibattito sulla formazione scolastica, intensificatosi negli anni Novanta, hanno avuto come esito l’introduzione delle competenze nell’insegnamento della storia. Sullo sfondo di queste due emergenze non vanno trascurate quelle prodotte dai cambiamenti sempre più accelerati presenti nella società tardo-moderna, dove il ruolo pervasivo che hanno assunto i mezzi di comunicazione di massa mette in crisi il modo tradizionale di insegnare la storia. Ripercorrendo le tappe più importanti di questo percorso, che ha visto susseguirsi una serie di riforme e indicazioni nazionali, emerge una questione centrale e ancora irrisolta nella scuola primaria: la formazione degli insegnanti di storia che non sempre presentano una preparazione adeguata e le competenze richieste, limitandosi allo studio del manuale quale principale fonte di aggiornamento. Grazie al confronto con il passato, l’insegnante di storia può acquisire una maggiore consapevolezza dei propri compiti e attivare una formazione continua delle competenze, trasformando il tradizionale sapere nozionistico e trasmissivo in sapere in azione, ovvero un sapere per la vita che rende gli alunni in grado di orientarsi nel presente e di progettare il futuro.