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LIVIA ROMANO

L’educazione familiare e il consumo del cinema negli anni Cinquanta tra Nord e Sud d’Italia

Abstract

In questo articolo, il cinema degli anni Cinquanta viene indagato come mezzo di consumo e come strumento di socializzazione delle masse italiane, in un confronto tra il Nord industrializzato e il Sud ancora prevalentemente agricolo, ma anche tra le zone urbane e quelle rurali, tra classi e tra generi differenti. Seguendo la storia del cinema italiano nel «decennio più lungo del secolo breve», dal neorealismo al melò alla commedia, emerge che il cinema entrava nella vita delle famiglie italiane plasmandole, ridisegnando identità e costruendo nuovi immaginari. Nonostante il diverso approccio con cui le famiglie italiane andavano al cinema, questo fu vissuto come una fonte di istruzione che contribuì a costruire stili educativi nuovi e che aprì lo sguardo verso orizzonti di formazione inediti.