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LIVIA ROMANO

IL PADRE E LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA IDENTITÀ GENITORIALE NELL’ITALIA DEGLI ANNI CINQUANTA

Abstract

La società tardo-moderna viene considerata una società senza padri: da un lato si denuncia la morte o l’eclisse del padre, dall’altro lato si auspica un suo ritorno. Prendendo l’avvio dalla contemporaneità, l’articolo analizza la fine della paternità come un fenomeno di lunga durata che riguarda la crisi del codice paterno autoritario e ne ricerca le radici nel piano della ricerca storica soffermandosi sull’Italia degli anni Cinquanta. Attraverso fonti audiovisive e letterarie viene ricostruita un’identità paterna che non sembra corrispondere a quella maggiormente diffusa nell’immaginario collettivo: essa non appare rassicurante, decisa, autoritaria, ma fragile, ambigua e da decifrare. Si tratta di un padre detentore di una cultura arcaica e di valori tradizionali che, negli anni del miracolo italiano, si rivelano obsoleti, gettando le basi per una crisi della famiglia e dell’autorità genitoriale che, esplodendo negli anni successivi, conduce oggi alla scoperta di una nuova paternità discreta e quasi nascosta ma più consapevole del proprio ruolo genitoriale