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LIVIA ROMANO

La cittadinanza attiva come competenza del docente: un dibattito degli anni Sessanta

Abstract

In questo articolo viene indagata la cittadinanza attiva come competenza del docente della buona scuola, da un lato alla luce delle emergenze poste dall’attuale società plurale, dall’altro lato collegandola al tradizionale concetto di educazione civica. Attraverso un’indagine storica, che privilegia un metodo fenomenologico-ermeneutico, vengono interrogati gli anni Sessanta, una stagione delle speranze che fu per l’educazione civica un’occasione mancata, poiché fu ridotta all’esercizio di una lettura ragionata della Costituzione repubblicana senza diventare una vera e propria materia di insegnamento. Furono, in particolare, la riforma della scuola media e della scuola materna, l’occasione di un confronto ricco di voci che, pur nella varietà delle posizioni, erano orientate a fare della scuola un luogo di costruzione della nuova democrazia. Tra gli anni Sessanta e il nostro tempo vengono infine colti due elementi di continuità: sia ieri che oggi, essere cittadini attivi è esigenza prioritaria per i docenti che devono porsi come obiettivo formativo un modus vivendi improntato alla convivenza sociale e democratica.