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LIVIA ROMANO

La democrazia nel misticismo paidetico di Aldo Capitini: l'apertura di un orizzonte internazionale nella ricerca pedagogica contemporanea

Abstract

L’originale pedagogia di Capitini, con il suo messaggio utopico-profetico, consegna alle nuove generazioni una concezione inedita dell’educazione democratica, che viene pensata come pratica religiosa. Il suo sguardo lungo va oltre il suo tempo e oltre le confessioni religiose, indicando la via del misticismo pratico, maturata grazie allo studio delle tradizioni occidentali e orientali, in cui centrale è un agire paidetico che trasforma il rapporto con Dio da incontro personale e intimista a rapporto dinamico, che avviene nella compresenza di tutti, dei morti e dei viventi. La democrazia è una pratica religiosa in cui il silenzio acquista un nuovo valore educativo: è l’incontro con Dio che spinge ad immergersi sempre più nel mondo e a tramutarlo. Religione, educazione, politica e democrazia si intrecciano grazie al comune riferimento al paradigma della compresenza; la religione diviene aperta, non crea separazioni, ma ha il compito di educare a un amore politico che non può essere identificato con una confessione particolare. Il compito di un’educazione ispirata al misticismo paidetico è quello di promuovere un’educazione democratica che si prenda cura della sfera privata del soggetto e che allo stesso tempo coltivi la sfera pubblica, segnata da complessità e pluralismo. È un progetto pedagogico che indica nuovi sentieri educativi all’uomo planetario che, in un momento drammatico di crisi della politica, scopre nell’omnicrazia una soluzione pedagogica al problema della radicale divergenza tra la globalizzazione e la democrazia politica.