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STEFANO PIAZZA

Giorgio Vasari a Palazzo Abatellis. Percorsi del Rinascimento in Sicilia

Abstract

La mostra si inserisce nell'ambito delle celebrazioni per i 500 anni della nascita di Giorgio Vasari (1511-2011), ricorrenza che, nel corso dell'anno, è stata oggetto di numerosi eventi culturali italiani e internazionali. L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Biblioteca Centrale della Regione siciliana "A. Bombace", la sezione "Sfera" del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Palermo, e la Galleria Interdisciplinare Regionale della Sicilia, istituzione che custodisce, nella prestigiosa sede di Palazzo Abatellis, due grandi dipinti su tavola di Vasari, costituenti le ricurve parti laterali del trittico della "Caduta della manna" realizzato nel 1545 per il refettorio di Santa Maria di Monteoliveto a Napoli. Le lunette vasariane, esposte in modo permanente dal 2009 ma ancora quasi del tutto sconosciute a studiosi e pubblico, per l'occasione sono state ricollocate secondo gli originali rapporti dimensionali con il perduto quadro centrale e poste in relazione con il disegno preparatorio dello stesso Vasari, oggi custodito presso l'Ecole nationale superieure des beaux-arts di Parigi. Il percorso analitico, che si è avvalso anche del prezioso contributo di Claudia Conforti, tra le più autorevoli studiose dell'artista aretino, e delle competenze tecniche dell'Associazione culturale LapiS, è stato svolto secondo tre tematiche connesse alla poliedrica attività vasariana e al suo contesto culturale: la pittura e l'arte del disegno, la produzione letteraria, l'architettura. Al patrimonio pittorico e grafico della Galleria, riconducibile a quella che lo stesso Vasari definisce «maniera moderna», sono stati quindi associati preziosi volumi a stampa, a partire dalla rara edizione del 1568 delle "Vite de' più eccellenti architetti, pittori e scultori italiani", e pannelli illustrativi riferiti a opere siciliane di architetti e scultori citati nelle "Vite" vasariane, costituenti alcune pregnanti testimonianze del Rinascimento in Sicilia