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FRANCO PALLA

LA MICROSCOPIA ELETTRONICA (SEM, CLSM) PER L’ANALISI DI MICROSISTEMI BIOLOGICI CHE COLONIZZANO I BENI CULTURALI

  • Authors: MANNINO, AM; MORICI, G; MANCUSO, FP; PALLA, F
  • Publication year: 2012
  • Type: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • Key words: Biodeterioration, Biological Systems, Cultural Heritage, Scanning, Electron Microscopy
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/78291

Abstract

RIASSUNTO - Il degrado dei materiali con cui sono realizzate le opere d’arte, è spesso causato dall’attività di macro e micro organismi (piante, insetti, licheni, alghe, batteri, attinomiceti etc.), denominati biodeteriogeni. Presenti in tutti gli habitat terrestri, costituiscono un serio problema per la conservazione sia in siti outdoor sia confinati, come biblioteche, archivi, istituti mussali, depositi e, comunque, in tutti quei luoghi dove si attua la conservazione/fruizione dei manufatti. In genere, non vi è luogo di conservazione che non mostri tracce di parziali o estese infestazioni/colonizzazioni che comportano alterazioni più o meno consistenti dei manufatti presenti. Le alterazioni di origine biologica si manifestano con fenomenologie abbastanza diverse in relazione agli organismi, ai parametri ambientali, alle caratteristiche dei materiali costitutivi del manufatto. I biodeteriogeni possono causare danni di tipo chimico (correlato all’effetto dei prodotti metabolici), fisico (legato alla penetrazione di cellule microbiche o di parti strutturali) ed estetico (patine, biofilm). Pertanto, è di fondamentale importanza stabilire la presenza di macro-microrganismi e conseguentemente caratterizzarli, al fine di intervenire in modo tempestivo ed efficace limitando i danni, prima che diventino irreversibili. In tale ambito, la microscopia elettronica, sia a scansione (SEM) che a scansione laser confocale (CLSM), rappresenta uno strumento di indagine scientifica di estremo interesse. ABSTRACT - Works of art are made of such materials that are often subjected to deterioration by macro and micro organisms (plants, insects, lichens, algae, bacteria, actinomycetes, etc..) called biodeteriogens. They are present in all terrestrial habitats, they therefore represent a serious threat for conservation of cultural assets, in both outdoor and indoor sites, such as libraries, archives, museum institutions, deposits) and all the places where the conservation/use of artifacts is implemented. Generally, all conservation/fruition sites show signs of either partial or extensive infestation/colonization, involving the hosted artifacts. Biological systems, strongly related to environmental parameters and characteristics of the constitutive materials, are able to induce a range of sufficiently wide alterations. The biodeteriogens can cause chemical (related to the effect of metabolic products), physical (related to penetration of microbial cells or structural elements) and aesthetic (coatings, biofilms) damages. Therefore, it is essential to establish the presence of macro and microorganisms and to identify them, in order to promptly and effectively intervene to restrain the damage, before it becomes irreversible. In this context, electron microscopy, both scanning (SEM) and confocal laser scanning (CLSM) represent scientific tools of great interest in the diagnostic field.