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PAOLA MAGGIO

Le sezioni unite costringono entro il recinto della tassatività l’impugnazione della persona offesa nei reati violenti

Abstract

Commento critico alla decisione delle sezioni unite sulle potenzialità di contradditorio cautelare dell'offeso. Si è negano il diritto della persona offesa di impugnare, anche con il ricorso per cassazione, l’ordinanza di revoca o sostituzione della misura cautelare coercitiva nei procedimenti per reati commessi con violenza alla persona, restando ferma la possibilità che la stessa persona offesa chieda al pubblico ministero, ai sensi dell’art. 572 c.p.p., di proporre impugnazione.