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MICHELE MANNOIA

L'osmosi tra mafia, politica ed economia

  • Authors: Mannoia, M; Scalia, V;
  • Publication year: 2012
  • Type: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
  • Key words: mafia, politica, economia, cointeressenze tra mondi legali e mondi illegali
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/74863

Abstract

Nel distinguere tra aree tradizionali e non tradizionali dell’espansione mafiosa si suole indicare come nel primo caso il potere delle mafie si configuri innanzitutto come un dominio di tipo politico-militare che si avvale di quella estesa rete relazionale, altrimenti definita sotto l’accezione di capitale sociale. Nel secondo caso, la caratteristica prevalente della mafia è quella di una pervasiva penetrazione e diffusione all’interno del tessuto economico-produttivo. Questa tipologia finisce spesso per corroborare la tesi del contagio. Al momento in cui le mafie penetrano – con i loro capitali, i loro traffici illegali e la loro organizzazione militare – all’interno della cosiddetta “parte sana” del paese, si verificherebbe la meridionalizzazione del Nord. In altre parole, le mafie recherebbero con sé la diffusione del malaffare anche in contesti territoriali fino ad allora considerati avulsi da queste logiche. Ad uno sguardo analitico più accurato, il contesto dei rapporti tra le logiche del degrado di origine mafiosa e le aree non tradizionali si presenta in modo ben più articolato. In primo luogo, va sottolineato non soltanto il fatto che i capitali mafiosi creino un beneficio rilevante all’economia settentrionale, ma anche che non potrebbero penetrarne il tessuto produttivo senza avvalersi dei terminali locali situati negli interstizi dell’economia e della politica locale. In secondo luogo, le mafie trapiantate al Nord diventano più efficienti, più vischiose, più camaleontiche perché, per attecchire e proliferare nel tessuto settentrionale, devono introiettarne la dinamicità tipica delle economie contemporanee. Lo scopo di questo contributo è quello di mettere in evidenza, a partire dal caso Sindona fino ad arrivare alle più recenti inchieste giudiziarie sulla ‘ndrangheta, che non ci troviamo di fronte ad una permeabilità e impreparazione dell’economia settentrionale di fronte all’attacco delle mafie, bensì di fronte ad un processo osmotico che, a partire dalle cointeressenze che si formano tra mondi legali e illegali nelle sfere della politica e dell’economia, sfocia in uno scambio di valori, di reti e di modelli di comportamento. Di conseguenza, non è di meridionalizzazione o di settentrionalizzazione che bisogna parlare, ma di una porosità dei confini tra legalità e illegalità che investe tutto il paese nel suo complesso.