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ELENA MIGNOSI

Formare docenti creativi per costruire una società democratica e inclusiva

Abstract

Questo contributo si ispira a Mario Lodi e alla sua concezione della scuola come luogo potenziale in cui scoprire, nell’età dello sviluppo, le proprie capacità ma anche le proprie preferenze e i propri desideri e, nello stesso tempo, come contesto in cui sperimentare la dimensione comunitaria e di gruppo per potere divenire adulti consapevoli e attenti al bene comune. Il termine “potenziale” è utilizzato perché la scuola può non arrivare ad assolvere il suo compito ma, al contrario, contribuire a conformare il pensiero, a diffondere una cultura della competizione e a perpetuare le disuguaglianze. Benchè ci siano stati sicuramente cambiamenti significativi, legati anche alle trasformazioni sociali, la necessità di una scuola accogliente ed emancipatrice è ancora presente, soprattutto all’interno di una cultura liberista come quella attuale. E’ quindi necessario individuare strategie e modalità che possano andare in una nuova direzione, considerando le principali variabili in gioco, pur senza dimenticare la complessità e le molteplici sfaccettature (economiche, politiche, culturali…) del problema. In questo senso viene approfondito come, per “cominciare dal bambino” (citando un libro di Lodi recentemente ripubblicato) e, più in generale, per una società democratica e inclusiva, sia necessario ripensare la formazione degli insegnanti (iniziale e in servizio) in tutti gli ordini di scuola. Viene infine approfondito il significato di “docente creativo” e vengono presentate alcune metodologie formative , legate ai linguaggi artistico-espressivi, particolarmente efficaci per sviluppare la creatività del docente nella prospettiva delineata