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TOMMASO LA MANTIA

La coltivazione del nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica Lindl) IN Sicilia: da un lontano passato a un incerto futuro.

Abstract

Il nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica Lindl) si è diffuso in Sicilia nella metà del XIX secolo a partire dalla conca d’Oro, la piana che circonda la città di Palermo, oggi in buona parte urbanizzata. I frutteti tradizionali della conca d’Oro sono caratterizzati da una forte promiscuità e da una stratificazione in più strati delle chiome delle diverse specie di alberi. Questa stratificazione è il risultato della sovrapposizione di più colture e in particolare è dipesa dalla diffusione dei nespoli del Giappone tra gli agrumi, spesso decimati dalle fitopatie. Inoltre, il nespolo si diffonde da seme e in genere le piante cresciute vengono lasciate crescere liberamente. Il risultato finale è la creazione di un frutteto con le caratteristiche di una foresta. Durante gli ultimi decenni, tuttavia, il processo di semplificazione di questi ultimi frutteti ha portato alla eliminazione di molte piante di nespolo ma anche di molte altre specie. Inoltre, il nespolo è diminuito a causa degli attacchi parassitari. Alla scomparsa del nespolo del Giappone è associata la sparizione delle peculiari tecniche di coltivazione, di lavorazione e commercializzazione dei frutti, ma anche dei benefici ambientali legati alla presenza del nespolo.