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MIRELLA LO PINTO

Dinamica di popolazione di Aphis gossypii possibile vettore del Virus della Tristeza in un agrumeto della Sicilia occidentale

Abstract

Tra le specie di afidi che attaccano gli agrumi in Sicilia, Aphis spiraecola Patch, Toxoptera aurantii (B.d.F) e Aphis gossypii Glover rivestono importanza economica, essendo presenti dalla primavera all’autunno con livelli di infestazione molto alti. Oltre ai danni legati all’attività trofica, tutte e tre le specie primarie, sono in grado di trasmettere il virus della Tristeza (CTV); in bibliografia l’efficienza è considerata alta nel caso di A. gossypii e poco rilevante nel caso delle altre due specie. La trasmissibilità del CTV, oltre che dalla specie vettrice, dipende da diversi fattori quali, le specie di Citrus donatrici o recettrici, la virulenza dell'isolato del virus, il comportamento alimentare, riproduttivo e di diffusione del vettore. Nell’ambito del progetto “Lotta al virus della Tristeza sviluppo e innovazioni” finanziato dalla Regione Siciliana si è voluto monitorare la presenza A. gossypii e valutare i livelli di infestazione in un agrumeto a conduzione biologica sito nel territorio di Castelvetrano (TP) da maggio del 2012 fino a settembre 2013. Su 20 piante di arancio varietà Navel, scelte a caso su un appezzamento di circa un ettaro, per i quattro punti cardinali, è stata rilevata la percentuale di germogli infestati su una superficie di chioma di 0,25 mq. Inoltre, campioni di A. gossypii sono stati prelevati e sottoposti ad analisi per appurare la presenza del virus. Le osservazioni hanno mostrato che, in entrambi gli anni, l’infestazione di A. gossypii è iniziata alla fine di aprile, ha raggiunto i massimi livelli tra metà maggio e inizio giugno, scomparendo verso la metà del mese di giugno. Per riprendere nel periodo autunnale. Nel 2013 l’infestazione è ripresa nella seconda decade di luglio in concomitanza alla emissione di nuovi getti vegetativi conseguenti ad una irrigazione, con valori paragonabili a quelli primaverili. Le differenze delle percentuali di infestazione rilevate ai quattro punti cardinali non sono statisticamente significative. I campioni sottoposti ad analisi sono tutti risultati esenti da virus.