Skip to main content
Passa alla visualizzazione normale.

MARIA STELLA EPIFANIO

FATTORI PSICOLOGICI DI INFLUENZA SULL’ADHERENCE AL TRATTAMENTO E SULLA QUALITÀ DELLA VITA IN PAZIENTI CON VASCULOPATIE. RISULTATI PRELIMINARI

  • Authors: Epifanio, MS.; Genna, V.; Salerno, C.; Arcidiacono, I.; La Grutta, S.; Di Salvo, M
  • Publication year: 2012
  • Type: eedings
  • Key words: Vasculopatie, adherence, qualità della vita
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/65652

Abstract

Lo studio della Qualità della Vita (QdV), dell’assetto psicologico e dell’adherence alle prescrizioni mediche in pazienti affetti da disturbi vascolari è un obiettivo indispensabile, sia per la valutazione degli outcome clinici che per la scelta di trattamenti medici adeguati (Piscione et al., 2009). In accordo con la letteratura sulle malattie croniche, intendiamo valutare il peso esercitato da ansia, depressione, strategie di coping, percezione di malattia e alessitimia sullo stato di salute e sulla QdV di pazienti con vasculopatie. METODO Il disegno di ricerca prevede la somministrazione dei seguenti questionari: The Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS) (Zigmond e Snaith, 1983); Coping Orientation to Problems Experienced (COPE-NVI) (Sica et al., 2008); Illness Perception Questionnaire (IPQ-R) (Giardini et al., 2007); Toronto Structured Interview for Alexithymia (TSIA) (Caretti et al., 2011); World Health Organization Quality of Life (WHOQOL- Bref) (World Health Organization, 1993). Verrà inoltre valutato il grado di adherence tramite le informazioni clinico-mediche. RISULTATI PRELIMINARI Allo stato attuale, i dati derivano da somministrazioni parziali a 26 pazienti (8 F, 18 M, età M=59 anni) che hanno ottenuto livelli bassi di ansia e depressione e una QdV non significativamente compromessa. L’adherence alle prescrizioni mediche risulta elevata, ad esclusione della dimensione Attività Fisica. CONCLUSIONI I dati emersi appaiono in contrapposizione con la letteratura, le osservazioni cliniche e le valutazioni delle condizioni mediche riferite dai medici, da cui emergono invece rilevanti condizioni di sofferenza psichica e scarsa adesione al regime terapeutico. Riteniamo pertanto che la questione rimandi all’adeguatezza dell’uso dei self-report in condizioni di tale complessità, e che la prosecuzione dello studio permetterà di avere una visione completa e complessa delle dinamiche psichiche in pazienti con disturbi vascolari.