Il giardino dall’arte all’artificazione. L’evoluzione di un’esperienza estetica
- Authors: Elisabetta Di Stefano
- Publication year: 2024
- Type: Capitolo o Saggio
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/667665
Abstract
Il giardino è stato considerato una forma arte e uno tra i momenti più elevati di contemplazione estetica da una lunga tradizione di studi, che ha in Immanuel Kant un esemplare esponente. Oggi però, come ha messo in evidenza Gille Clément, l’arte dei giardini è chiamata ad affrontare una sfida più grande, abbracciando l'idea di un "giardino planetario", dove la cura dell'ambiente è cruciale. Su questa scia si pongono le performance artistiche incentrate sulla piantumazione e sulla coltivazione di campi e giardini. Il giardino diviene così un luogo performativo in cui le persone possono partecipare attivamente alla sua creazione e manutenzione, ma tali gesti “artificati” acquistano un valore simbolico. Un caso esemplare sono i giardini evolutivi dell’artista Egle Oddo in cui la cura diventa un atto condiviso e un’occasione per fare comunità. In quest’ottica i giardini di Egle Oddo possono essere interpretati come pratica estetica quotidiana alla luce dell’Everyday Aesthetics, un'area di studio che valorizza le azioni ordinarie e ripetitive come forma di bellezza e inclusione sociale.