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ROSARIA CRUPI

Integrazione attraverso il diritto penale? Dal migrante autore di reato al migrante vittima del sistema

Abstract

L'introduzione di fattispecie a tutela del migrante come vittima, ma soprattutto la pratica di meccanismi interpretativi rivolti al medesimo risultato, produce l'incongruenza della sua criminalizzazione e dunque l'estromissione di fattispecie in cui essere immigrato clandestino è un reato. Perché nel conflitto tra i diversi interessi è destinato a prevalere quello che preferisce la tutela del migrante come vittima. L'utilizzo di una prospettiva vittimocentrica attraverso l'impiego degli strumenti penali in funzione di integrazione e non di esclusione, permette una migliore affermazione del principio di uguaglianza. Ciò è possibile con il principio di territorialità nel favoreggiamento, il giustificato motivo (forza maggiore), l'irrilevanza della motivazione culturale rispetto ai soggetti deboli, la legittima difesa.