Skip to main content
Passa alla visualizzazione normale.

DANIELA BONANNO

Theodor Mommsen, Franz Cumont e la diffusione delle "religioni orientali". Considerazioni su un inedito ritrovato negli Archivi dell'Academia Belgica

Abstract

Negli Archivi di Franz Cumont (1868-1947), presso l'Academia Belgica a Roma, è stato recentemente ritrovato un manoscritto, originariamente inventariato come una bozza dell'introduzione alla sua opera Les mystères de Mithra (1901). Un'analisi più accurata del documento ha mostrato, però, il carattere inedito del saggio che risulta, per di più corredato da una ventina di commenti in una grafia diversa rispetto a quella di Franz Cumont. Il confronto di questa scrittura con quella dei corrispondenti di Cumont ha indotto a ritenere che questo acuto lettore era, probabilmente, lo studioso tedesco Theodor Mommsen (1817-1903). A partire dal soggiorno tedesco di Cumont, negli anni 1888-1889, i due avevano condiviso interessi scientifici e una cordiale amicizia, di cui resta traccia in una corrispondenza durata dodici anni. La lettura incrociata del testo dello studioso belga e delle annotazioni di Mommsen testimonia di due diversi approcci, due modi differenti ma complementari di “storicizzare” le “religioni orientali”. Proprio su questi aspetti si intende qui concentrare l'attenzione.