Skip to main content
Passa alla visualizzazione normale.

ANGELA BADAMI

Turismo e identità dei luoghi. Il rinnovamento urbano di Trapani e il potenziamento turistico del territorio trapanese

Abstract

La città di Trapani, nata da un porto e su di esso cresciuta, possiede una atavica e autentica vocazione “genetica” alla dimensione portuale ed al rapporto con il mare. Nonostante i fattori di degrado, che si sono accumulati in particolare nell’area portuale e nella parte più antica della città e che hanno avviato processi di abbandono del centro storico e di fatiscenza del porto, le numerose declinazioni progettuali che per la città e per il suo territorio sono state elaborate a diversi livelli dagli anni ’90 del secolo scorso, stimolate dall’evento sportivo velico internazionale dell’America’s Cup, sono state in forme e contenuti sottese implicitamente dalla potenza catalizzatrice del mare. Il carattere “genetico” di Trapani è stato da più parti riscoperto come talento, come fattore capace di generare processi virtuosi di rigenerazione, di attrarre interessi, flussi ed economie, di essere quel capitale di territorio in grado di moltiplicare gli investimenti in termini di qualità dell’ambiente urbano, di rigenerazione economica e sociale, di riequilibrio ambientale, di innalzamento della qualità della vita, di attrattività turistica e culturale. Il successo dell’evento delle regate della Louis Vuitton Cup è stato non solo l’entusiasmante spettacolo mediatico trasmesso in tutto il mondo; per Trapani si è tradotto nell’avvio di un processo virtuoso di recupero, riqualificazione e sviluppo che si è irradiato dal porto e dal centro storico al territorio, che si è radicato nel corso degli anni a prescindere dall’occasione dei grandi eventi, che ha convinto ed attratto investimenti esterni e che ha coinvolto consapevolmente operatori locali e residenti. Ne sono testimoni tangibili i dati relativi all’incremento turistico con il potenziamento di tutti i diversi settori (strutture alberghiere ed extralberghiere, agriturismo, case vacanza e soprattutto bed & breakfast aperti in centro storico); l’incremento produttivo di piccole e medie imprese collegate alla nautica lungo le coste del territorio trapanese; l’incremento delle attività portuali con il potenziamento strutturale anche per il transito degli yacht e dei superyacht; l’offerta diffusa di sport acquatici (vela, surf, ecc.); la nascita di scuole di vela e di circoli nautici. Il processo ha fondato correttamente la sua virtuosità nell’essere stato concepito a partire dalle vocazioni e dai caratteri peculiari del territorio: questo ha fatto sì che gli interventi di trasformazione non snaturassero i luoghi, bensì ne potenziassero i caratteri. Il talento, che in forma latente ricorreva nei progetti e nelle operazioni di trasformazione, emerge palese come destino della città di Trapani, come matrice di rigenerazione territoriale, come direttrice storica e futura di sviluppo compatibile con il genius loci del territorio.