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MARIA VINCIGUERRA

La pedagogia della famiglia nella formazione di dirigenti e insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria

Abstract

Nella formazione di dirigenti e insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria uno degli ambiti ancora poco esplorati, ma su cui l’esperienza educativa e la letteratura pedagogica attestano sempre più la necessità di concentrare l’attenzione, è quello della pedagogia della famiglia. Infatti, oggi diventa urgente che insegnanti e dirigenti siano adeguatamente preparati, per entrare in relazioni alle famiglie, ad imparare a conoscere la cultura educativa della famiglia, sostenere la genitorialità e i legami di comunità, in modo da costruire autentici progetti di corresponsabilità educativa. Con tale finalità, il contributo presenta una riflessione epistemologica su senso e metodo della pedagogia della famiglia per mettere in luce da un lato il sapere educativo promosso dalla pedagogia della famiglia a partire da quelle che costituiscono le sue “scienze fonti” (psicologia e sociologia), e dall'altro lato presentarne i metodi, attraverso una rassegna di possibili interventi e proposte pratiche di sostegno educativo alla genitorialità a scuola. Tali interventi formativi possono costituire strumenti per la costruzione di un’autentica corresponsabilità educativa scuola-famiglia per dirigenti, insegnanti e genitori. In tal senso, accompagnare e sostenere la genitorialità significa rendere consapevoli i genitori dei limiti di un agire educativo in solitudine e del bisogno di costruire alleanze educative che possano sostenere e arricchire l'esperienza e il vissuto genitoriale. Ma è in primo luogo con i dirigenti e gli insegnanti che bisogna mettere a tema i limiti di un agire educativo in solitudine e il bisogno di valorizzare il ruolo educativo dei genitori a partire dalle loro esperienze e risorse. Si tratta indubbiamente di un lavoro che deve mettere al centro della formazione di dirigenti e insegnanti processi di riflessività che possano condurre verso un'esperienza di mutamento rispetto ad un sapere spontaneo che nasce dalle “precomprensioni” di ciascuno, in direzione di un modo diverso di pensare e di agire. Un lavoro di riflessività sulle abitudini che informano il pensare, il sentire e l'agire di dirigenti, insegnanti e genitori, un lavoro specifico mirato a potenziare le competenze comunicative e la capacità di gestire i conflitti e i confini nelle relazioni. Riconoscere i confini della competenza e del valore educativo dell'altro, non significa difendere in modo rigido il proprio spazio, né invadere lo spazio altrui, si tratta piuttosto di un lavoro sul riconoscimento delle differenze tra me e l’altro, che è la base di un'educazione alla relazione, grazie alla quale la persona (insegnante, dirigente, genitore) acquisisce una maggiore consapevolezza delle differenze da cui è segnata anche al suo interno: si tratta di un elemento imprescindibile di ogni percorso formativo personale e professionale.