Odi et amo: sociosemiotica del piccione
- Authors: Beatrice Vanacore
- Publication year: 2025
- Type: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/678327
Abstract
Sebbene i piccioni siano animali che vediamo ogni giorno, suscitano in noi sentimenti che vanno dall’indifferenza al disgusto: «troppo comuni per spaventarci o affascinarci davvero, troppo fastidiosi per suscitare la nostra curiosità o risvegliare la nostra empatia» (Delahaye 2022, p. 14). Tuttavia, proprio perché tanto odiati, questi uccelli in alcuni, in pochissimi, suscitano una certa tenerezza. Questo contributo si propone di illustrare questa - insolita - relazione umano-animale che emerge nell’ambiente urbano, utilizzando l’analisi comparata di un corpus composto da quattro interviste video con persone che considerano i piccioni in modo molto diverso dal senso comune. Verrà esaminato il tema della cura contro l’abbandono, le ontologie che emergono dai testi (Descola 2005) e come i paladini dei piccioni si posizionano come forme di alterità all’interno della società attraverso l’articolazione della categoria semantica integrazione-differenziazione (Lancioni 2020).