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ROBERTO SAMMARTANO

La nozione di consanguineità nella Archaiologhia greca di Tucidide

Abstract

In questo studio si prendono in esame i passi della Archaiologhia greca di Tucidide (1, 2-19) in cui si trovano riferimenti ai rapporti di parentela tra le stirpi greche, allo scopo di valutare quale fosse l’opinione dello storico ateniese in merito al ruolo ricoperto dal sentimento della consanguineità nei rapporti interstatali greci di età arcaica. Mentre la syngeneia svolse una funzione importante nella diplomazia dell’epoca della guerra del Peloponneso, nell’età precedente alle guerre greco-persiane i richiami ai legami di sangue non ebbero un’incidenza significativa, agli occhi di Tucidide, nei rapporti politici tra le comunità greche. Ciò non significa che in età arcaica la syngeneia non fosse considerata un valore morale, o che fosse solo un’invenzione della retorica del V secolo. Piuttosto, l’indagine sugli eventi storici più importanti di età arcaica spingeva Tucidide a constatare che i fattori di aggregazione e/o di conflittualità tra le varie stirpi del mondo greco rispondevano sin dalle origini a logiche diverse rispetto a quelle del richiamo al sentimento della “fratellanza”.