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GIOVANNA SCOPELLITI

Geochimica e petrografica di black shales del Livello Bonarelli, sezione di Novara di Sicilia (Monte Peloritani), Sicilicia nord-orientale: Implicazioni paleoambientali

  • Authors: Bellanca, A; Neri, R; Scopelliti, G; Sprovieri, M
  • Publication year: 2000
  • Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/223170

Abstract

Black shales ad alto potenziale petrolifero, alternati ritmicamente a marne e argilliti, affiorano in associazione con Argille Varicolori (Cretaceo-Paleogene) nei pressi di Novara di Sicilia (Monti Peloritani, Sicilia nord-orientale) costituendo l’espressione sedimentaria di un evento anossico con diffusione globale (OAE2), riferibile al Cenomaniano superiore. I depositi corrispondenti a tale evento sono individuati come “Livello Bonarelli”. In detta successione, le alternanze black shales-marne-argilliti si estendono per uno spessore di circa 11 metri passando verso il basso ad alternanze irregolari di calcari marnosi, marne chiare, marne scure, argilliti e calcareniti (spessore ca. 9 m) che presentano l’intercalazione di un solo orizzonte di black shale. Le caratteristiche petrografiche e geochimiche dei black shales (una millimetrica laminazione perfettamente preservata, abbondante e diffusa pirite in cristalli minuti, alte percentuali di TOC, valori negativi di Mn* e alti V/(V+Ni), accoppiati ad abbondanti radiolari e alti valori del rapporto Si/Al) offrono testimonianza di un ambiente di deposizione caratterizzato da condizioni di estremamente bassa disponibilità di ossigeno nelle acque di fondo associata ad elevata produttività delle acque di superficie. I traccianti geochimici di condizioni redox suggeriscono che le marne e le argilliti della parte inferiore della sezione segnano l'instaurarsi di condizioni disossico-anossiche che successivamente evolvono verso condizioni anossico-euxiniche, in coincidenza con l'aumentata frequenza nella deposizione di black shales. Una comparazione con depositi del "Livello Bonarelli" affioranti in altre zone d'Italia (Appennino Umbro-Marchigiano e Prealpi Bellunesi) discrimina i black shales studiati per alti contenuti di smectite, bassi valori del rapporto K/Al e limitati contenuti di Ba.