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ANDREA SCIASCIA

Patrimonio e progetto

Abstract

I siti archeologici costituiscono un territorio d’elezione per l’architettura, che si rivela indispensabile per la loro fruizione e salvaguardia. Di fatto, ogni sistema archeologico necessità, oltre che di scavi, di rilievi, di progetti e di molte altre competenze che implicano buona parte dei settori scientifico-disciplinari della cosiddetta area scientifica CUN 08a. La naturale relazione tra architettura e archeologia però, nella realtà dei fatti e al di là di una casistica nota, si scontra con una quotidianità dove con costanza i due ambiti tendono ad avere pochi punti di contatto. Tale distanza trova alimento, in prima battuta, nel sistema di vincoli esistenti che tende a escludere qualsiasi forma di collaborazione. Con questa impasse si è voluta confrontare un’attività di didattica e di ricerca svolta nel parco archeologico più grande del mondo: la Valle dei Templi di Agrigento. In particolare, la riflessione scaturita da un laboratorio di laurea – intitolato La Grande Akragas – ha offerto l’occasione per ragionare, da un particolare punto di vista, sulle potenzialità del progetto di architettura.