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ANDREA SCIASCIA

Suolo, architettura e paesaggio

Abstract

Si può immaginare Rural-urban intersections come una discussione sviluppata attorno ad un ampio tavolo sugli esiti di alcune precedenti ricerche svolte dall’autrice. I professori universitari italiani e stranieri, chiamati in causa, rispondono alle domande di Luciana Macaluso tratteggiando un quadro sul grande e sfuggente tema del paesaggio. «La tecnica dell’intervista, nobilitata dall’ambito giornalistico, è divenuta metodo accademico utilizzato nelle scienze sociali, nella storia e in numerose altre discipline; persino la psicoanalisi è basata su uno schema, più elaborato, domanda-risposta. Di solito, è utilizzata per raccogliere informazioni, fornite attraverso una testimonianza orale resa disponibile da trascrizioni o registrazioni e sotto forma di dichiarazioni, resoconti e narrazioni. L’autenticità, l’autorità e la soggettività sono caratteristiche centrali di tale modalità di documentazione. Le informazioni così raccolte valgono come fonte che si può citare e a cui ci si può riferire come prova a favore». In questo caso le interviste costituiscono, più che una nuova fonte, i fili di un setaccio in grado di valutare e rendere più interessanti i contenuti ai quali erano approdate le precedenti ricerche, poste alla base delle conversazioni. Sulla rete del vaglio, fra varie proposizioni, resta qualche pietra di valore, il resto, la sabbia, cade giù. Pur alla luce di questa metafora deve essere ricordato che ciottoli eleganti o particelle poco importanti sono stati acquisiti, in tutte le ricerche, grazie ad approfondite indagini d’archivio, a sapienti ridisegni, infiniti sopralluoghi ma, soprattutto, grazie ad una incessante attività di progettazione, praticata in tutte le occasioni in modo interscalare, dall’architettura al paesaggio.