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ANDREA SCIASCIA

L'automobile, la velocità e l'architettura come mantello

Abstract

L’automobile, la velocità e l’architettura come mantello La tesi di R. Ingersoll denominata Jumpcut Urbanism, costruisce un’analogia fra la composizione cinematografica fatta per tagli e salti e la percezione della città che si registra dall’abitacolo della automobile nel suo scorrere fra gli spazi della città. All’interno dell’articolo l’Autore, utilizzando il cortometraggio Randevouz di C. Lelouch, e il film Collateral, di M. Mann, introduce, progressivamente, un ragionamento che dalla trasformazione delle trame urbane tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, porta a riconsiderare un ampio percorso dell’architettura che si distende dalla Majolikahaus di O. Wagner, al recente intervento di P. Eisenman a Santiago di Compostela.