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ANDREA SCIASCIA

Dal centro di Palermo al quartiere Zen. L’ingresso a sud e il sistema delle scuole

Abstract

Borgo Pallavicino è il primo nucleo del quartiere ZEN; fu realizzato nel 1958 con finanziamento regionale e rimase disabitato sino all’occupazione abusiva avvenuta nel 1968. Il Borgo si colloca lungo la via Patti, ma ne ignora la giacitura prediligendo una strada interna alla sua morfologia, la via Leonardo Pisano, come asse di riferimento. Lungo la via Patti gli edifici di Borgo Pallavicino sono arretrati rispetto alla strada e questa risulta delimitata dalla presenza di recinti e superfetazioni di vario genere. Le residenze a piano terra infatti dispongono di spazi aperti, che sono a volte abbandonati o utilizzati come ulteriori zone residenziali, anche con ampliamenti a carattere precario. Sul lato opposto a Borgo Pallavicino altri recinti eterogenei chiudono un’area trapezoidale delimitata a nord dalla via Egeria e a est dalla via Nadi. Quest’ambito, che comprende alcuni edifici e orti in continuità con il sistema di fondo Trapani, rappresenta un ingresso fondamentale del quartiere sulla via Patti, ovvero su un percorso storico che fino agli anni 50 del XX secolo collegava, senza interruzioni, le borgate di San Lorenzo e Partanna. In una riflessione sull’anello intorno allo ZEN che possa prevedere un’interruzione in prossimità della via Patti, si ipotizza di progettare un sistema di scuole, così come previsto dalla variante del progetto dello ZEN 2 del 1980, per connettere parti eterogenee del quartiere: ZEN 1, borgo Pallavicino, fondo Trapani e ZEN 2.