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FEDERICO RUSSO

La prova dell'interesse nella verificazione della scrittura privata

Abstract

L’autore esamina l’art. 216, c. II, c.p.c. nella parte in cui consente la proposizione dell’istanza di verificazione di una scrittura privata anche «in via principale con citazione, quando la parte dimostra di avervi interesse». L’indagine, in particolar modo, è diretta ad accertare se e in che misura tale interesse sia ravvisabile nelle sole ipotesi di cui agli artt. 2657 e 2835 c.c., qualora la verificazione sia necessaria per una successiva trascrizione o iscrizione della scrittura (con tutte le problematiche conseguenti, in caso di eventuale nullità dell’atto in essa contenuto, ovvero dell’inidoneità della scrittura medesima ad essere trascritta), ovvero anche in differenti fattispecie, non necessariamente correlate ad un interesse negoziale. Incidenter tantum, affronta il problema della natura della verificazione, in bilico tra accertamento giudiziale e strumento meramente istruttorio.