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ANTONELLO RUSSO

San Girolamo sui binari

Abstract

Quando, nel Quattrocento, la mano di Antonello ritrae il San Girolamo intento a leggere, seduto su uno scranno ligneo posizionato al centro di una scena coperta da archi gotici, di fatto si anticipa la necessità di uno spazio nello spazio utile al lavoro intellettuale. Nel tempo corrente, tali luoghi connotano l’abitare urbano sia nel privato che nelle silence-room delle cattedrali dedicate al transito. Le stazioni ferroviarie, in particolare, nel loro imporsi come hub per lo scambio d’informazioni, si propongono per il reperimento, al centro delle città, di cellule aggregabili destinate a ri-significare il tema dell’attraversamento in tempo consono allo studio e alla riflessione. Nel disegno, la stazione di Zagarolo si completa con spazi per il lavoro posti al di sopra delle pensiline di attesa dei viaggiatori. Affacciati sui binari essi compongono un principio iterabile teso a dare forma al rapporto tra la velocità della connessione e la rete delle proprie relazioni.