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ANTONELLO RUSSO

Giorgio Grassi architetto contemporaneo

Abstract

Definire la figura di Giorgio Grassi come quella di un architetto calato a pieno titolo nel territorio della contemporaneità può sembrare inusuale e, tenendo fede a quanto scritto dallo stesso Grassi in più occasioni, come provocatorio e per certi versi irriverente. Ma nessuna di queste intenzioni muove chi scrive ad annoverare la figura dell’architetto milanese al centro del dibattito attuale, quanto piuttosto una esplicita volontà di collocare, in questa categoria, quelle figure che con la loro opera sono in grado di lasciare un solco profondo nella materia teorica di cui, da sempre, la storia dell’architettura si compone e nutre. Analizzando i suoi scritti, data la sua scorrevole, circostanziata e puntuale capacità di teorizzare le sue aderenze programmatiche, e ripercorrendo la sua produzione architettonica impegnata nella codificazione di una norma trasmissibile, è possibile collocare la figura di Giorgio Grassi al centro di una possibile storia dell’architettura italiana con la prerogativa, tipica della figura dei maestri, di non affiancare la stessa ne ad un intervallo temporale preciso, annoverabile in un improbabile ismo di turno, ne in un ordine definito da una aderenza ad una specifica categoria tipologica.