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IVANA PANZECA

Il Calamo dell’Esistenza. La corrispondenza epistolare tra Ṣadr al-Dīn al-Qūnawī e Nasīr al-Dīn al-Ṭūsī

Abstract

Uno degli esempi più signifi cativi dei frutti prodotti dal confronto aperto tra un sufi ed un fi losofo è la corrispondenza tenutasi nel XIII secolo tra Ṣadr al-Dīn al-Qūnawī (m. 1274) e Naṣīr al-Dīn al-Ṭūsī (m. 1274), il primo discepolo diretto e fi glio adottivo dello šayḫ al-akbar Ibn al-‘Arabī, il secondo seguace e commentatore di Avicenna. Soggetto centrale del dibattito è l’analisi dell’essere in tutte le sue molteplici determinazioni e manifestazioni: la realtà di Dio, l’essere generale e comune, la sostanza e la materia, l’unità e la molteplicità, la natura dell’anima, del corpo, delle forze celesti, il dolore e la gioia spirituale, l’emanazione, il finito e l’infinito. Tutti i quesiti si sviluppano su uno scenario in cui si prendono in considerazione gli estremi limiti del pensiero teoretico che guarda e si interroga sulla sfera contemplativa della luce rivelativa; una dialettica serrata nel tentativo di armonizzare due dimensioni all’apparenza inconciliabili, ma in realtà complementari.