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ANTONIO PERRONE

L’EQUA TASSAZIONE DELLE MULTINAZIONALI IN EUROPA: IMPOSIZIONE SUL DIGITALE O REGOLE COMUNI PER DETERMINARE GLI IMPONIBILI?

Abstract

Il tema della fair taxation delle società in Europa viene spesso accoppiato a quello della corretta tassazione delle imprese digitali. A queste ultime, più che ad altre, infatti, si imputa di aver fruito di forme impositive di favore e poco trasparenti. È proprio in quest’ottica che la Commissione ha recentemente formulato due proposte di direttiva per una soluzione “temporanea” ed una “a regime” al problema della tassazione del comparto digitale. Bisogna, tuttavia, comprendere se i più rilevanti fenomeni di “base erosion” e “profit shifting” siano ricollegabili esclusivamente alle modalità con le quali le imprese digitali attuano il loro business o se, invece, essi non siano stati determinati dalla capacità di sfruttare a proprio favore le “asimmetrie fiscali” – tutt’oggi esistenti – fra i diversi Stati europei. Capacità che è possibile riscontrare non soltanto nelle imprese digitali ma in tutte le multinazionali. L’analisi dei fenomeni BEPS più importanti sembra evidenziare che il “fattore digitale”, seppur rilevante, non ha giocato un ruolo decisivo nei processi di minimizzazione del carico fiscale delle multinazionali, poiché questi sono stati attuati fondamentalmente attraverso criteri di ripartizione degli imponibili all’interno dei gruppi. Probabilmente, dunque, l’obiettivo della fair taxation può essere raggiunto più efficacemente adottando in Europa un sistema di regole comuni per la determinazione delle basi imponibili.