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ANTONIO PERRONE

Le incentivazioni fiscali e la rigenerazione urbana

Abstract

L'articolo opera un raffronto fra l'art. 24 del D.L. n. 133/2014 (c.d. “sblocca Italia”) - oggi abrogato - e l’art. 190 del D. Lgs. n. 50/2016 (c.d. “baratto amministrativo”), evidenziando che l'abrogazione della prima norma non può essere valutata in un’ottica di armonizzazione della disciplina delle agevolazioni fiscali a favore delle attività di rigenerazione urbana. Semmai è segno di una scarsa sensibilità del nostro legislatore nazionale rispetto alla possibilità di utilizzare il fisco come una leva incentivante di quelle attività. Di fatti, già con riferimento all'art. 24, tanto l'IFEL quanto la Corte dei Conti avevano chiarito che il vincolo di "stretta inerenza" (sostituito oggi dal vincolo di "corrispondenza") doveva correre fra l'attività e l'agevolazione, limitando così fortemente l'applicazione della norma. Tuttavia si rimane convinti che le agevolazioni fiscali possano essere un reale fattore incentivante per le attività di rigenerazione urbana e per tal ragione si suggerisce di spostarsi dalla limitata prospettiva dei tributi locali a quella più ampia dei tributi erariali.