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ANTONIO PERRONE

IL NON LIQUET DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULLA QUESTIONE DEL NE BIS IN IDEM SANZIONATORIO: UN MANCATO ESERCIZIO DEGLI STRUMENTI DELL’AGE OF BALANCING

  • Authors: Perrone A.
  • Publication year: 2017
  • Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • Key words: ne bis in idem, age of balancing
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/287807

Abstract

L’effettiva applicazione del principio del ne bis in idem è un tema che, a pieno titolo, si inserisce nel dialogo fra le diverse Corti, poiché sottende un diritto fondamentale, il cui ambito di applicazione inevitabilmente può invadere quello di altri diritti, ugualmente fondamentali, rendendo, così, inevitabile un’operazione di bilanciamento fra gli stessi. Bilanciamento che rientra fra le competenze delle Corti Costituzionali ed è probabilmente questa la ragione per cui la Corte di Cassazione, pur consapevole degli attriti che si sarebbero potuti determinare fra diritti dotati di uguale rilevanza costituzionale (diretta o interposta), ha rimesso alla Consulta la questione della compatibilità del “doppio regime sanzionatorio” domestico con il principio del ne bis in idem, come declinato dalla Corte EDU. Sembra, tuttavia, che la Corte Costituzionale, in questo caso, abbia rinunciato al suo ruolo di attore nel palcoscenico dell’age of balancing. Nel presente scritto si analizza la sentenza della Corte e si valutano gli scenari che si sarebbero potuti determinare qualora essa avesse diversamente affrontato il tema del conflitto fra diritti fondamentali.