Prospettive di riforma della disciplina delle società di comodo alla luce della giurisprudenza della Cgue
- Authors: Perrone, A.
- Publication year: 2025
- Type: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/681109
Abstract
Il tema delle “pre-determinazioni” contenute nella disciplina italiana delle società di comodo ha da sempre interessato la dottrina, la quale ha, in ripetute occasioni, censurato il relativo impianto normativo, ritenuto irragionevole quanto penalizzante. La sentenza del 7 marzo 2024 (C-341/22) della CGUE, con la quale i giudici del Lussemburgo hanno sancito la non compatibilità dell’art. 30 della legge n. 724/1994 con i principi della Direttiva IVA in tema di soggettività passiva al tributo e di detrazione dell’imposta, offre lo spunto per un ripensamento del percorso inferenziale della norma. La possibilità di strutturare una presunzione secondo lo schema del probabilismo logico – il cui percorso inferenziale sia basato su criteri oggettivi - che attribuisca rilievo all’esercizio, in forma stabile, di un’attività commerciale, prescindendo dai risultati della stessa, risulterebbe – secondo l’Autore – maggiormente conforme ai princìpi europei, cosi come declinati dalla CGUE. Ciò, peraltro, consentirebbe di adeguare la normativa in tema di società non operative ai principi unionali, così come raccomandato dall’art. 9, comma 1, lett. b), della legge delega 9 agosto 2023, n. 111.