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GIANLUIGI OLIVERI

Cultura, pensiero critico e responsabilità civile dei giovani

Abstract

Il pensiero, nelle sue varie manifestazioni | razionale, emotiva, empatica, ecc. è una delle condizioni necessarie perché possano esistere entità dotate di coscienza e, dunque, delle persone. Se per pensiero critico intendiamo quella forma di pensiero razionale che, nel valutare la correttezza di argomenti ed opinioni, si basa esclusivamente sull'uso della logica e dell'esperienza, è possibile vedere come questo abbia una grandissima importanza non solo, ovviamente, per la formazione e crescita della persona, ma anche per lo sviluppo di una società democratica. Per renderci conto di quest'ultimo fatto, prendiamo in considerazione l'attuale dibattito sulle cause del riscaldamento globale o quello circa l'esistenza o meno di diverse razze umane. Di fronte al fuoco di fila di argomentazioni retoriche, di pregiudizi plurisecolari e di interessi politico-economici inconfessabili, è possibile rendersi conto che solo i risultati della scienza, ottenuti mediante l'esercizio del pensiero critico, sono in grado di fare emergere in modo oggettivo ed ineludibile le responsabiltà del cittadino nei confronti dell'ambiente e dei suoi simili. Inoltre, dal momento che una forma di pensiero si sviluppa sempre all'interno di una cultura, è chiaro che una cultura in cui la logica, assieme all'individuazione e allo studio scientifico dei fatti, prevalgono sul mito e il pregiudizio non possa che creare le condizioni più idonee per lo sviluppo del pensiero critico. In quanto segue non approfondiremo ulteriormente la nostra analisi astratta dei rapporti intercorrenti tra cultura, pensiero critico e responsabilità civili. Ci sforzeremo, piuttosto, di individuare alcune delle caratteristiche pre- senti nella cultura dell'Italia di oggi che possono essere utilizzate per facilitare lo sviluppo del pensiero critico, e la presa di coscienza delle proprie responsabilità nei confronti dell'ambiente e della società, nelle future generazioni di italiani.