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PASQUALE MEI

Taranto città arcipelago. Un caso di emergenza abitativa

Abstract

Lo scritto restituisce in chiave critica gli esiti della sperimentazione progettuale, sviluppata in occasione del seminario itinerante di progettazione architettonica Villard, sul tema della rigenerazione dei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica a Taranto. Una città fortemente segnata dalla sensibile questione legata alle oltre millecinquecento richieste di accesso da parte dei cittadini aventi diritto ad una casa. Una condizione che determina un forte disagio sociale nelle famiglie meno abbienti escluse dall’assegnazione di alloggi per la limitata offerta di abitazioni pubbliche. Le aree oggetto di studio del Seminario coincidono con tre distinte parti della città di Taranto: Tamburi, Salinella e Paolo VI. Possiamo affermare che i tre quartieri rappresentano altrettanti paradigmi dell’evoluzione della filosofia dell’abitare in Italia durante il Novecento. Lo scritto affronta, attraverso l’esperienza progettuale di rigenerazione architettonica e urbana delle suddette aree, una riflessione sulle tecniche, strategie e metodologie applicate, coerenti con i nuovi obiettivi definiti dall’Agenda Urbana dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo delle politiche urbane che vertono sul tema dell’inclusione sociale, della sostenibilità economica ed ambientale. Il seminario Villard è stato l’occasione per un ripensamento dell’intero ecosistema urbano della città di Taranto in modo coerente con la richiesta del programma funzionale legato oltre al tema del Social Housing, richiesto dall’Amministrazione Pubblica, anche a questioni più ampie connesse alla lettura del conteso urbano, alle condizioni sociali dei quartieri di residenza pubblica interessati e a fattori economici ed ambientali. Ai temi elencati, ha fatto da sfondo quello della rigenerazione dello spazio aperto, in particolare di alcuni significativi vuoti urbani obsoleti e dismessi della città.