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PASQUALE MEI

Oltre Bovisa. Paesaggi in movimento

  • Authors: BERTELLI, GUYA GRAZIA MARIA; MEI, PASQUALE; GARCIA VAZQUEZ, CARLOS GABRIEL; STAFFANS, AIJA KATARIINA; GATTO, MARINO; CASCINI, GAETANO; CONSONNI, STEFANO; PETRILLO, AGOSTINO; SONA, GIOVANNA; ALBERTELLI, ALBERTA; POLETTI, ANGELA; FACCHINETTI, MARCO; UGOLINI, MICHELE; DUBOIS, HERVE'; TENEZ YBERN, VICTOR; VANETTI, DARIO; RODA, MICHELE; BRACCHI, PAOLA; BOZZOLA, MARCO; FONTANA, GIOVANNA; NASH, ROY
  • Publication year: 2017
  • Type: Altro
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/515869

Abstract

Sintesi della Relazione di progetto: In coerenza con gli orientamenti del bando, tesi a definire “...un processo di intervento in grado di supportare, nel lungo periodo, tutte le operazioni necessarie al successo della trasformazione”, Il progetto assume come elementi centrali per l’impostazione dell’impianto: a. Le preesistenze storico-architettoniche-ambientali presenti nell’area; b. La presenza di spazi aperti significativi all’interno e nell’immediato intorno; c. La consistenza degli apparati infrastrutturali a differenti scale di intervento. OBIETTIVI: • 1.Ritornare al luogo : Persistenze e variazioni • 2. Definire il nuovo landscape unitario: Locale e globale • 3.Conferire qualità formale a tutte le componenti : Identità e differenze STRATEGIE Per raggiungere tali obiettivi, il progetto adotta le seguenti strategie: A- La strategia della ‘contaminazione’ Il Ri-uso dell’esistente B - La strategia della progressione Un ‘processo’ incrementale C- La strategia dell’ “interazione” Un procedimento relazionale AZIONI A partire dalle strategie sopra esposte, il progetto procede così alla individuazione di ‘AZIONI’ specifiche, ponendo grande attenzione alle richieste emerse dallo studio sulla ‘progettazione partecipata’. In questa prospettiva individua alcuni temi specifici (in rapporto alle funzioni proposte), che costituiscono i riferimenti principali per l’individuazione delle azioni stesse. Il progetto si propone pertanto di operare un intervento di trasformazione dell’area non tanto in termini di periferia da rinnovare, ma come potenziale ‘centralità’ da riconoscere entro sistemi urbani in grande trasformazione. In questo senso e superando una visione urbana radiocentrica, Bovisa può essere riconosciuta oggi come una importante ‘sezione’ generatrice lungo l’asse reale/virtuale definito dalla sequenza Expo, Fiera, Porta Nuova, Piazza della Repubblica, piazzale Susa, determinando di fatto le premesse per la costruzione di un nuovo assetto morfologico di natura multipolare, con baricentro nel rinnovato nodo Porta Nuova-Garibaldi. A partire dalla figura regolatrice della ‘turbina’, il progetto si è posto pertanto l’obiettivo di fissare le sezioni portanti del nuovo disegno dinamico sulle tracce dei vettori concorrenti dai 4 quadranti al baricentro virtuale (la nuova piazza), in modo da innervare l’intera superficie rendendola tridimensionale. Come uno scenario formato da grandi ‘quinte’ urbane, costituite secondo sequenze differenziali a densificazione crescente, il disegno procede dal naturale (bordo esterno) all’artificiale (la fascia dedicata al campus) delineando una sequenza di ‘strips’ in grado di diventare le nervature portanti del sistema. L’insieme di tali quinte viene a comporre il disegno complessivo di un grande parco unitario formato da una sequenza di intervalli-corridoio verdi compresi tra i filari già esistenti, così da presentare un alto diaframma arboreo sul bordo esterno ferroviario e un sistema di moduli leggeri a traliccio verso l’interno, che si addensa in prossimità dei fabbricati preesistenti, recuperati ad ospitare nuove funzioni . - Le relazioni con il contesto vengono in questo modo garantite dalla nuova ‘permeabilità definita dalla progressiva ‘smaterializzazione’ del muro preesistente disposto lungo il ‘ring ferroviario’ secondo una successione ritmata di ‘portali’ attrezzati a sostenere/contenere in progressione l’apparato infrastrutturale esistente (strada e ferrovia) e nuovo (tracciato tranviario e pista ciclabile). OUTSIDE Il principio insediativo La ‘sezione’ in questo caso viene adottata non solo come strumento di ricomposizione dei due versanti, ma come elemento strategico per ritrovare un nuovo principio insediativo che, lavorando per ‘tagli’, da