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MANUELA MILONE

Solunto: la casa del Ginnasio

  • Authors: Milone, Manuela
  • Publication year: 2013
  • Type: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
  • Key words: Solunto, Ginnasio, Ricostruzione
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/91463

Abstract

Le particolari caratteristiche dell’area archeologica di Solunto, la sua importanza nella storia, ma soprattutto la mancanza di un’opportuna valorizzazione sono le corrette motivazioni per utilizzare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per una migliore fruizione, tutela e valorizzazione del sito archeologico. Il lavoro presentato descrive la documentazione con un approccio integrato sul sito archeologico di Solunto e dopo un’analisi globale, l’attenzione si è riversata in particolare sulla tema della modellazione tridimensionale su parte di un isolato Casa del Ginnasio, comprendente edifici con differenti unità funzionali (abitazioni, botteghe). Il progetto mira a denotare, attraverso le forme prodotte, una riconfigurazione che non vuole proporre tout-court una riconfigurazione, seppure sommaria, né una invenzione totale, libera, autonoma e volta a soddisfare le esigenze inderogabili della vita moderna, ma vuole discernere da una indagine-verifica continua del manufatto da conservare, fornendo una delle possibili iconografie. Permettere al visitatore di potere leggere le pavimentazioni ed i muri non come su una pianta, ma in uno spazio a tre dimensioni, che dia l’idea della volumetria e degli spazi interni ed esterni. Lo studio, a cura di Markus Wolf, della casa a peristilio di Solunto nota con il nome di Ginnasio, nato da un progetto di collaborazione tra l'Istituto Archeologico Germanico di Roma e la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo, ha richiesto molti anni di paziente lavoro sul campo ed è stato condotto con indiscusso rigore scientifico: rappresenta, quindi, un importante punto di partenza per l'analisi dettagliata del complesso architettonico e un’ottima base per la rappresentazione 3D. Un riesame di tutti gli elementi architettonici riferibili alla sontuosa casa — originariamente arricchita da pitture parietali e pavimenti a mosaico — e, quindi, una corretta rilettura del complesso edilizio permette di potere formulare un’ipotesi ricostruttiva. Si cerca di capire in conformità a quello che rimane oggi e allo studio delle fonti come poteva essere l’oggetto di studio. Così si arriva a una proposta, che però non ha mai la pretesa di essere la vera e unica ricostruzione.