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ALESSANDRA MONCADA

Effetto del molibdeno su Lattuga, Invida liscia e Invidia riccia in floating system

Abstract

La presente ricerca ha utilizzato dosi crescenti di molibdeno con lo scopo di valutarne gli effetti su alcuni prodotti di IV gamma. Premesso che l’accumulo del molibdeno e di nitrati nelle foglie è stato per tutte le tesi in prova sempre ben al di sotto di limiti ritenuti dannosi per la salute umana, i risultati non sempre sono stati quelli attesi e le tre specie in esame si sono distinte per un diverso comportamento in termini di accumulo di Mo, di produzione e di qualità del prodotto ottenuto. In particolare, per la lattuga la dose ottimale che consente buoni esiti produttivi e qualitativi (in termini di parametri colorimetrici e modesto contenuto in nitrato) sembra essere quella tradizionalmente suggerita di 0.5 μmol/l, sebbene con dosi più alte aumenta considerevolmente il contenuto in vitamina C. Nel caso dell’indivia liscia, i risultati sono stati più evidenti: la dose ottimale per ottenere la massima produzione corrisponde a 1.5 μmol/l di molibdeno mentre dosi crescenti determinano considerevoli miglioramenti qualitativi in termini di più elevato contenuto in acido ascorbico, residuo secco rifrattometrico e vitamina C e di minore contenuto in nitrato. Gli effetti del molibdeno sull’indivia riccia sono stati meno pronunciati ma significativi per alcuni parametri qualitativi: all’aumentare della dose aumenta infatti l’acidità titolabile ed la vitamina C, migliora il residuo secco rifrattometrico e tende a ridursi il contenuto in nitrato.