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RENZO ANTONIO LECARDANE

FUTURE IS BACK

Abstract

«Trent'anni fa, un piano per il futuro di New York sarebbe apparso futile» Michael R. Bloomberg, sindaco di New York, che ha introdotto nel 2007 la relazione sul futuro della città per il 2030, PlaNYC, oppose la città degli anni 1970, «interamente concentrata sulla risoluzione di crisi immediate», alla città di quegli anni, «più forte che mai»: consapevole di aver ritrovato il desiderio del futuro. La data dell'11 settembre non è percepita come un presagio della fine della supremazia americana, è un evento superato - Future is back ! Questo ritorno nel futuro è immaginato da tutte le metropoli preoccupate di inserirsi nel mercato dell'attrattività3. Trent'anni dopo la fine del progresso, l'accelerazione dei trasporti e la dematerializzazione degli scambi hanno imposto la competizione alle città per inventarsi e raccontarsi come città dell'avvenire, attrarre e mantenere la loro posizione. Il futuro, assente in Occidente durante quasi tre decenni di riflessione urbana, è tornato con un'efficacia ritrovata all'interno della società globale, portatore di altri messaggi in forme diverse da quelle della metà degli anni 1970.