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NUNZIO LA FAUCI

I nomi di Leonardo Sciascia

Abstract

Nella sua Racalmuto, di nome, Sciascia faceva comunemente Nanà. Era Leonardo all’anagrafe e, conformemente con l’anagrafe, nel resto del mondo, ma a Racalmuto era Nanà. L’alternativa onomastica è nota. Nei trenta anni trascorsi dalla morte dello scrittore, ne hanno fatto menzione tutti coloro che si sono presentati come testimoni diretti della sua vita. Meno noto e fin qui taciuto è che anche il suo cognome aveva due varianti, una corrente a Racalmuto e nelle aree vicine e linguisticamente coerenti, l’altra corrente nel resto del mondo. A distinguerle, una sottile, ma cruciale differenza di pronuncia. Il nome che aveva portato nell’infanzia e durante la formazione nella sua Heimat non era dunque quello con cui nel mondo era conosciuto, quando letteralmente egli s’era letteralmente fatto un nome, per paradosso, diverso da quello della sua più profonda identità. La comunicazione tratta congiuntamente della dicotomia, la spiega accuratamente nei suoi dettagli e mostra quanto la circostanza non sia trascurabile per intendere come nello scrittore siciliano contasse il radicamento morale nella sua mai abbandonata Heimat. al di là dei torvi incubi da Santa Inquisizione e degli astratti furori parigini di cui sovente era preda per la felicità dei suoi lettori.