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MARIA LUISA GERMANA'

Time in Environmental Design: How to Survive on Artificial Wings

Abstract

Il presente contributo intende proporre la tesi che il concetto di Tempo, fondamentale per qualunque processo tecnologico, è basilare anche per la Progettazione Ambientale applicata alla formazione e trasformazione dell’ambiente costruito secondo i principi della sostenibilità. Gli argomenti a supporto di questa tesi si collegano al fatto che una maggiore consapevolezza di tale concetto può avere positive conseguenze sulla definizione di soluzioni progettuali più pienamente coerenti con il principio del contenimento delle risorse naturali, accompagnando la transizione verso la neutralità carbonica. Il concetto di Tempo è una pregnante espressione della profonda identità culturale riconoscibile sul piano individuale e sociale. Su entrambi questi piani, tale concetto si evolve, come conseguenza di un intreccio di relazioni, da un lato, con la maturazione di esperienze personali e, dall’altro, con le trasformazioni tecnologiche. Linearità e circolarità, quantità e qualità, limiti certi e indefiniti, sono i poli entro cui declinare questo concetto chiave, da considerare affinché il cambio di paradigma della cultura tecnologica, consolidato negli ultimi decenni sul piano teoretico e programmatico verso gli obiettivi della sostenibilità, possa trovare applicazione concreta. Infatti, il concetto di Tempo si rileva utile per rinnovare le metodologie già messe in campo nella Progettazione Ambientale nelle ricerche e sperimentazioni negli ultimi decenni, attraverso l’integrazione di aspetti prettamente materici (tecnologie di prodotto) e immateriali (tecnologie di processo). Le ali posticce architettate dal mitico Dedalo per fuggire dal Labirinto sono proposte come emblema di qualunque prodotto tecnologico, in quanto artefatto che deve essere utilizzato entro il tempo appropriato e all’interno di precisi limiti. Il prezzo dell’ignoranza o sconsideratezza è molto elevato, come insegna la rovinosa fine di Icaro. Un simile insegnamento, proiettato sulla contemporaneità (quando i “confini planetari” sono già stati travalicati in modo significativo e irreversibile) ci ammonisce sull’urgenza di riconquistare il senso del tempo appropriato e della giusta misura, grazie al quale anche le ali posticce della tecnologia ci consentono di sopravvivere.