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IGNAZIO GIACONA

Punibilità del phishing e concorso di reati: ne ter in idem

Abstract

Viene qui esaminata una sentenza del 2019 della Cassazione che, in contrasto con le Sezioni Unite, ha applicato la teoria della consunzione in un caso di criminalità informatica (c.d. phishing). L’autore osserva come la teoria del ne bis in idem sostanziale, sostenuta da una parte autorevole della dottrina, trova oggi elementi di supporto anche nella giurisprudenza europea. Per quanto attiene poi alla recente sentenza della Cassazione, egli condivide la soluzione della sussistenza di un antefatto non punibile, ma osserva che anche il terzo reato realizzato dall’agente avrebbe dovuto essere ricompreso nel giudizio di consunzione: ne ter in idem.