Il patrimonio erariale come bene giuridico nei reati di false informazioni per conseguire il reddito di cittadinanza o l'assegno d'inclusione

Abstract

Ripercorrendo le motivazioni della sentenza in epigrafe, l’autore da una parte condivide la soluzione d’individuare nel patrimonio erariale il bene giuridico del delitto di false informazioni per ottenere il reddito di cittadinanza, dall’altra ritiene che questa impostazione avrebbe potuto essere adottata dalle Sezioni Unite già nel 2008 con riferimento alla mendace richiesta di patrocinio a spese dello Stato. L’autore si sofferma pure sui problemi – affrontati brevemente nella sentenza in epigrafe – di successione di leggi penali posti dall’abrogazione (non voluta, ma estremamente incauta) del delitto di cui all’art. 7, d.l. n. 4/2019, da parte della l. 197/2022.